Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.

Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.

In una vacanza in barca a vela, il briefing iniziale è il momento più importante e tra le varie cose da sapere, quelle pratiche sono le più strategiche, come ad esempio l’uso del wc, i comportamenti durante gli ormeggi e le regole di sicurezza da rispettare durante la vacanza.

Siete tutti in barca, avete sistemato le vostre cose in cabina, sperando abbiate avuto l’accortezza di non presentarvi con un bagaglio “rigido” tipo trolley. Siete carichi, non vedete l’ora di partire, volete festeggiare e dimenticarvi il perchè non lo avete mai fatto prima. Quanto lo capisco 😎😃

Ma prima di partire ci sono alcune cose che lo skipper vi deve dire. Ascoltate attentamente, perchè molte di quelle cose vi serviranno quando meno ve lo aspettate e soprattutto, saranno utili a voi stessi e in certi casi, anche a dargli una mano in alcune manovre. Il bello della barca, il bello di essere una squadra unita.

Il bagno, che angoscia.

La pompetta, gli spazi ridotti, i rumori molesti ed è subito terrore a bordo. Non temete, esistono dei “trucchetti” facili e discreti per gestire anche i tuoi bisogni.

Queste sono le cose che più impressionano la maggior parte delle persone che salgono a bordo per la prima volta oltre al terrore della convivenza. Poi però ritornano tutti, credetemi. Non sarà certo una pompetta che vi obbligherà a cambiare stile di vacanza.

La pompetta in fondo è semplice da usare …una volta capita la sequenza della fatidica levetta: sinistra, destra, sinistra, destra. Lasciatela sempre a destra una volta usata. Diamo dei numeri per mettere d’accordo un po’ tutti: 12 pompate a sinistra per cose semplici. 20 per quelle un po’ più complicate.

Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.Cosa importante: non buttare mai carta nella tazza. Gli impianti sono delicati e si intasano facilmente. Allora sì che ci si deve esporre alla gogna chiamando lo skipper per far scendere l’acqua ormai di un colore indefinibile. Impresa fastidiosa ma spesso risolvibile.

Consiglio? Fate una pallottolina di carta, magari avvolta da una salviettina profumata, sempre utile nel vostro beauty e buttate tutto nel sacchetto che avete comprato in una cambusa fatta bene e messo sotto il lavandino. Quindi pulite e aprite l’oblò. Se avete comprato un deo… meglio, una spruzzata salva la vita a tutti.

Tutti pronti all’ormeggio?

La rada

Il colore azzurro intenso del mare che si confonde tra i riflessi di un sole luminoso è ciò che attira la vostra attenzione. Siete finalmente in una rada mozzafiato. Ci sono già altre barche e lo skipper sta cercando il punto giusto per filare l’ancora.

In questo momento chiamerà probabilmente in aiuto qualcuno a cui affiderà il compito di filarla a prua, può farlo anche da solo ma lo spirito di partecipazione è fondamentale a bordo. Il gergo marinaro già in queste circostanze, è una delle cose divertenti da imparare, assieme al rispetto per l’ambiente e …non solo.

Gli altri non coinvolti nelle manovre, in questo caso devono solo cercare di fare meno rumore possibile e lasciare libera visuale, in modo che le persone coinvolte possano sentirsi per dialogare. Anzi, se uno si vuole mettere a metà barca, sarà tutto più facile, soprattutto se c’è vento. Potrà riportare così ciò che dice la persona a prua verso chi è al timone.

Una volta ormeggiati, l’educazione fa la differenza. Il cafonauta non è mai ben gradito, soprattutto durante l’affollato periodo estivo.

Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.Il pacchetto

Giunti in rada può essere che le condizioni meteo e del mare permettano di ormeggiarsi vicini ad altre barche di amici che stanno viaggiando con voi: si chiama fare un pacchetto.

Questo tipo di ormeggio è divertente per chi è in vacanza, perchè stimola la socializzazione ma dal punto di vista “marinaresco” non è una buona scelta, più che altro dal punto di vista della sicurezza.

In Italia ad esempio non è una pratica diffusa, perchè non molto apprezzata dalle autorità, per lo stesso motivo di cui sopra. Si chiude un occhio se sono due, massimo tre e giusto il tempo di un pranzo o un bagnetto ma certo non per passarci la notte.

All’estero, tipo Croazia o Grecia invece, parlando del Mare Nostrum, le autorità sono più accondiscendenti a riguardo. Valgono però sempre le stesse regole di sicurezza e prevenzione.

A queste ci pensa lo skipper che, durante questa manovra, si sente con gli altri via radio per organizzare le fasi di ormeggio. Manovre a cui bisogna prestare una certa attenzione per evitare di fare danni.

Il vostro skipper a questo punto, oltre ad assegnare il compito di filare ancora ad uno di voi, chiederà ad altri due di mettere fuori dalla barca i parabordi e di prepararsi a lanciare le cime di poppa e di prua, che precedentemente avrete preparato.

Siate collaborativi in questi momenti e aspettate siano concluse le operazioni. Dopo di che potrete salutare i vostri vicini di barca con una bella birra ghiacciata in mano.

Da quel momento possono inziare gli arrembaggi… abbiate solo un po’ di pazienza e aspettate sia tutto finito. E soprattutto, attenzione ai piedi e alle gambe quando si passa da una barca a l’altra. In barca tutto è bello, tutto è facile ma ci vuole sempre tanto buon senso.

Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.

 

Ingresso in porto Questo è un altro momento in cui bisogna prestare massima attenzione e dare assistenza al vostro skipper, il quale avrà già assegnato i compiti ad alcuni di voi. Gli altri dovranno sedersi in pozzetto per lasciare la visuale alle manovre e possibilmente spegnere o abbassare musica e tono di voce. Lo skipper in questo momento ha in mente molte cose a cui pensare. Primo tra tutto capire alla radio che posto vi è stato assegnato e fare manovra a volte in condizioni avverse. Dunque non aspettate questo momento per tirare fuori bocce di Aperol, spumante e aperitivi (cosa che accade molto spesso). Dategli il tempo di concludere le manovre. Dopo potrete sfogarvi. Durante le procedure di ingresso all’ormeggio, non infilate le gambe tra una barca e l’altra nel tentativo di tenere distanti gli scafi. Semmai usate le mani ma soprattutto, ascoltate le indicazioni del vostro skipper senza farvi distrarre dalle urla dei vostri amici sulle altre barche che cercheranno di attirare la vostra attenzione. Avvicinati alla banchina, uno di voi recupererà la trappa, una cima di ormeggio che l’addetto alla banchina vi porgerà e che voi con il mezzo marinaio dovrete recuperare per portarla a prua. Dunque dovrete fissarla alla galloccia con una certa forza (vi spiegherà tutto lo skipper, tranquilli). Contemporaneamente a poppa, un’altra persona lancerà la cima fissata alla galloccia allo stesso personaggio che vi ha passato la trappa. Di solito viene fissata prima quella sopravento. Oddio quante cose… ma non è difficile? No, lo skipper saprà darvi le giuste indicazioni e comunque sarà lui stesso ad occuparsene, con il vostro aiuto. Ascoltate con attenzione ciò che vi dice e seguite le sue indicazioni, stando sempre attenti a dove mettete mani, piedi e testa… unico vero compito 😆. E se state facendo tutto questo con molto vento …eh, qui dovrete dimostrare quanto sarete più bravi di altri equipaggi… la parte divertente: il celodurismo. Le manovre in questo caso dovranno essere svolte molto velocemente ma con attenzione. Quindi in questo momento meglio non cazzeggiare e concentrarsi sulle manovre da “bravi marinai“. Potrete dedicarvi alle più memorabili situazioni da selfie… appena avrete finito l’ormeggio. Di solito durante queste operazioni, quelli che non sono occupati alle manovre si mettono in fila, scalpitando per scendere a terra con il desiderio di fare una doccia in un bagno pubblico, magari andare a comprare le sigarette finite o fare una chiacchiera con la barca di amici già ormeggiata. Che dire.. preparate pure le vostre cosine per la doccia ma lasciando libero lo spazio per muoversi, aspettate che l’ormeggio sia concluso. Una volta fissate le cime, lo skipper dovrà concludere calando solo la passerella a terra per farvi scendere e dunque fissare il cavo di alimentazione in banchina per avere corrente a bordo. Quando comunque vi dirà: “ok, via libera”, scatenatevi. Ma fino ad allora, siate collaborativi 😉 Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.

Guarda come dondola

La barca a vela sbanda. Già, è una condizione normale se di bolina vi sembrerà di cadere in acqua. È fatta apposta per navigare anche in questo modo e comunque, il vostro skipper saprà annunciare e gestire ogni condizione …sempre in sicurezza, non abbiate timore. Gli oggetti appoggiati male dunque cadono e si rompono, le cose aperte si rovesciano e le magliette o i costumi non appesi bene… volano. Quindi, regoliamoci di conseguenza. Quando in navigazione ci si sposta da poppa a prua, avere sempre una mano attaccata alla barca, muovendosi accovacciati, non completamente in piedi e soprattutto ….attenzione a farlo con i piedi bagnati: si scivola, si infilano le dita dei piedi dove non si dovrebbe e si sbatte contro spigoli il cui nome spesso è confuso con le più creative imprecazioni. Le scarpe in alcune circostanze …evitano il peggio 🧐 A bordo cercate di mantere tutto in ordine, sia sopra che sotto coperta, in modo che non ci siano impedimenti nei movimenti. Basta l’onda di un traghetto o un colpo di vento gestito male che montagne di indumenti, olio, sale, noccioline e spesso vetri di bottiglie appoggiate male finiscano a terra. Tutte cose poi da pulire che vi assicuro, è davvero fastidioso fare. Un po’ di accortezza preventiva dunque, evita inutili sbattimenti dopo. Briefing e 2 fattori pratici: uso del WC e gli ormeggi.

Siete in vacanzaaaa

Divertitevi, fate foto, innamoratevi, sognate, giocate, abbronzatevi, rilassatevi, ubriacatevi (senza esagerare)… e soprattutto, abbiate sempre solo del buon senso. Se non sapete cos’è una cosa o come funziona, chiedete prima di fare danni. Tutto il resto… sarà una magica emozione da raccontare agli amici una volta tornati a casa.

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Buon divertimento quindi, buona vita e …buon vento 😃🤟☀️

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