Come vestirsi in barca a vela? Ecco 3 consigli.
In barca a vela la parola d’ordine è “less is more”, il poco di valore che rende unica un’esperienza come questa. Quel poco però fatto di cose indispensabili per stare bene in ogni condizione di tempo e dunque, certamente da mettere in una borsa (non rigida). E in questo articolo vedremo 3 consigli molto pratici per capire come vestirsi bene in barca a vela, senza spendere troppo e preparando dunque un bagaglio all’altezza delle circostanze.
Che sia solo per un weekend, per una o più settimane dunque, quando si è in giro per mare con una barca a vela dobbiamo tenere presente che abbiamo a che fare con l’elemento acqua (dunque l’umidità), il sole (attenzione alle scottature), il vento (coprirsi prima di avvertire freddo) e la pioggia. Essì, capita anche quella.
Le situazioni più comuni in cui potresti aver bisogno di “quel capo in più” quindi, sono le più banali. Ad esempio durante una navigazione con tanto vento, come alle isole Cicladi in Grecia ad esempio, dove il sole è sempre caldo e pungente ma il Meltemi quando soffia, sa essere fastidioso.
Oppure in caso di temporale, seppur il più delle volte duri poco. O ancora, ed è più frequente, fermi all’ancora per la notte, in una splendida rada, dove la meraviglia della condizione più calda e ideale adatta ad uno spettacolare bagno notturno, potrebbe essere contrastata da una brezza fresca e umida, capace di dissuadere ogni più fantastico incantesimo.
Ad esempio la regola dei 3 strati è una dei 3 consigli che ci verrà in aiuto e la vediamo subito qui sotto. Strategie per evitare quel brividino da mal di gola o da raffreddore, senza per questo rinunciare ad un look urban fashion a cui invece, lascerò a te la scelta di capire quali accessori o scarpe scegliere tra quelle che ti proporrò.

1. Come vestirsi, con la regola dei 3 strati.
La regola dei 3 strati è antica, funzionale e pratica, uno dei consigli forse più strategici. Probabilmente la conosci già ma in barca a vela è davvero utile.
Il primo strato: a contatto con la pelle
Il cotone è certamente comodo ma quello che serve è mantenere la pelle asciutta attraverso l’evacuazione del sudore. Il cotone al contrario lo assorbe, per cui genera umidità.
Quando c’è un bel sole e il nostro grado di valutazione è concentrato solo all’indice di protezione della crema solare, in presenza di vento invece, è la sensazione di freddo che vogliamo evitare, ed è ciò su cui dobbiamo riflettere.
Per cui liberi tutti ma i tessuti tecnici (poliestere, polipropilene o micropile per un maggiore calore) sono i più adatti a far traspirare la pelle, meglio ancora se anti-UV. Sono pratici e più efficaci.
Il secondo strato: filtro intermedio
Basta anche solo un gilet in softshell o pile idrorepellente. Un approccio strategico tra il …fa caldo sì …ma nemmeno poi tanto 😛 Tessuti ideali perché asciugano molto velocemente, anche con “due gocce di pioggia” e come il primo strato deve essere traspirante, permettendo all’organismo di mantenere la giusta temperatura.
In commercio se ne trovano di ogni tipo e qualità, adatti anche al più fashion victim. Se non ne volete sapere però di questi tecnicismi, non dimenticate quanto meno una felpina o un maglioncino. La desinenza in “ino” aiuta certamente a capire meglio la sua funzione, senza essere troppo invadente.
Il terzo strato: quello che ci tiene al caldo
Parliamo di una giacca anti vento e anti pioggia (almeno in grado di sopportare un paio d’ore di acqua), più o meno imbottita, in base al proprio grado di gestione del freddo. Deve essere sempre traspirante e comoda, per sentirsi liberi nei movimenti.
Anche in questo caso, se non vuoi arricchire il tuo “bagaglio tecnico”, tra i consigli che posso offrire ci potrebbe essere un k-way o quello che usi per fare running nel parco. Certo, saranno soluzioni meno calde e coprenti ma comunque utili a ripararsi dal vento e per quel poco, anche dalla pioggia.
I prezzi partono da poche decine di euro per i modelli più semplici ma in caso volessi “investire” qualcosa di più, tieni presente che sono capi utili anche a terra. e si arriva a diverse centinaia di euro.



Qui di seguito altri consigli da prendere in considerazione per maglie, pantaloni e giacche. I negozi Cisalfa non hanno scarpe adeguate alla barca ad esempio ma sono perfetti per il resto dell’abbigliamento… e sono un po’ ovunque:
Gruppo Cisalfa / Slam / Magellanostore / Bestwear / Oltrevela / Amazon
In caso di…
Se nel nostro viaggio in barca a vela pensiamo di dover gestire condizioni “proibitive” (anche fossero solo delle notturne) e fino ad ora abbiamo pensato “alla parte di sopra”, nella borsa in certi casi potrebbe servire mettere qualcosa anche per “la parte di sotto”.
In una settimana in Croazia però, alle Baleari o lungo la costiera Amalfitana, tutto questo eccesso di scrupolo potrebbe essere un po’ eccessivo. Per cui per coprire un po’ le gambe possiamo pensare ad una salopette ad esempio: qui, da Decathlon si trova a partire da 39 euro.
Oppure con un po’ di fantasia, sfruttiamo ciò che propone Tucano Urbano per la città e portiamoceli in barca: i sovrapantaloni panta diluvio partono da 32 euro.
2. Le scarpe in barca a vela.
Anche se siamo d’estate e si sta tutto il giorno a piedi nudi, tra gli accessori da avere ci sono indubbiamente le scarpe più adeguate. Sono utili sempre e non solo in navigazione, anche se le scarpe da tenere in barca, dovrebbero essere diverse da quelle che portiamo a terra.
Il ponte di coperta infatti è pieno di insidie, piccole occasioni per mettere a confronto la durezza dell’acciaio con le dita dei nostri piedi. Per cui è bene muoversi sempre con attenzione e le scarpe in certi momenti vengono in aiuto.
Ad esempio durante gli ormeggi, quando bisogna muoversi con libertà e a volte velocemente, oppure durante una notturna. Devono essere comode (il piede non deve muoversi all’interno) ed avere una buona aderenza, in caso sia bagnato o anche solo umido.
In commercio ci sono scarpe adatte ad ogni stile: sportivo o elegante. Timberland e Sebago sono le più famose certo, quelle che trovi non solo in barca ma soprattutto lungo gli strusci delle città di mare nelle più famose località estive. Basta però, una volta che si torna in barca, pulire la suola da sassolini e sporcizia.
Esistono però modelli di scarpe anche più abbordabili e al tempo stesso comode e carine. L’unica accortezza è che abbiano in ogni caso sempre quanto meno una suola chiara e liscia. Dunque anche le classiche sneakers potrebbero andare bene, anche se l’aderenza in questo caso non sarà delle migliori. Altrimenti, per essere un po’ diversi, si può decidere di indossare scarpette come quelle proposte da Helly Hansen che trovi qui sotto, proposte da Orangemarine.



Vuoi altre alternative? Le scarpe che trovi da Slam e HiNelson (clicca i link per vederli tutti), che offrono altri spunti su cui ragionare, in base ai vostri gusti e possibilità di spesa.
3. Gli accessori sempre utili
Per scongiurare attacchi dagli sbalzi di temperatura, è bene salvaguardare i tratti terminali del nostro corpo, quelli da cui disperdiamo più velocemente il calore: testa, mani e piedi.
Per cui tra gli accessori fondamentali da portare in barca a vela c’è indubbiamente un cappellino, per ripararsi dal sole ma anche dall’aria.
Dei guanti da vela, da usare se si vuole giocare con le scotte. Ne esistono di tanti tipi, anche a prezzi accessibili, e che trovi da Decathlon ad esempio (clicca il link per vederli tutti).
Hai detto scotte? Sì, per cazzare 🤙😅
Io in aggiunta ma non obbligatorio, tra gli accessori da buttare nella borsa propongo un paracollo (che si può usare anche come copricapo), per difendersi da quell’arietta fastidiosa che a volte entra nella schiena. Un accessorio chip ma davvero utile in più occasioni.
Ultimo, anche se non è utile per vestirsi ma per avere a portata di mano quello che ti serve durante un’escursione a terra ad esempio, è uno zainetto. Ci puoi mettere anche il beauty ed il cambio dell’intimo, per andare a fare la doccia a terra nei bagni dei porti che ne sono provvisti.
Per concludere
Qualunque sia la tua esigenza e in base ai tuoi gusti ed aspettative, il buon senso come sempre vince su ogni cosa. Se non sai bene come vestirsi in barca a vela, ricorda sempre la regola dei 3 strati e vinci sempre. Tra gli accessori le scarpe sono importanti ed uno dei consigli che ti posso lasciare è di verificare prima in rete le disponibilità dei prodotti che ti ho segnalato, dando un’occhiata ai link che ti ho proposto. Non tutti i punti vendita di queste catene hanno sempre a disposizione i capi di cui potresti aver bisogno.
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Buon divertimento e buon vento 🤗☀️