Isola di Capraia: sagra del totano
Ottobre e il suo non si sa mai come vestirsi. Si chiude con Halloween (per chi identifica così il 31 ottobre). Tutto quindi all’insegna di zucche, mostri e candeline perpetue. Ma all’isola di Capraia da oltre 15 anni si festeggia la fine di ottobre con una delle sagre più famose nel Mediterraneo: la sagra del totano.

Sagra del Totano
I capresi chiamano così i calamari e in questa occasione un centinaio di barche, sia a vela che a motore, gareggiano per dare un “peso” a questa ricorrenza che chiude la stagione estiva definitivamente. Le categorie di partecipanti quindi, sia a terra che in mare “danno fondo” alle loro capacità per assicurarsi la vincita.
La partenza è spettacolare e ancor di più divertente poi la pesatura in banchina per decretarne il vincitore. Ma la grande festa inizia dopo.
Con la partecipazione di ProLoco e tutti i ristoranti dell’isola, il totano viene preparato davvero in ogni forma e modo per soddisfare palati e curiosità di chiunque.

Si assaggiano totani fritti, il riso con il totano, il totano con le erbette o con le patate agli Zerri sott’aceto. Oppure il cous-cous di totano, la lasagna al totano, i crostoni di totano all’arrabbiata, gli arancini di totano o chissà in quanti altri modi il totano gli è venuto in mente quest’anno di cucinarlo.
Il meteo era clemente, per cui l’isola si è prestata perfettamente per trascorrere in famiglia e amici una bellissima giornata alternativa ai classici festeggiamenti filo statunitensi del dolcetto o scherzetto.
La posizione strategica dell’isola tra il Mar Ligure e l’Alto Tirreno ne ha fatto un crocevia di sapori tradizionali dove il pesce è senza dubbio il protagonista nelle cucine di quei ristoranti sparsi sulle terrazze del porto (oltre ai funghi di cui l’isola è ricca fino a novembre) o seduti ai giardini sotto il Castello ma soprattutto Capraia è un’isola che non molti sanno essere eccezionalmente ricca di storia.
I suoi primi insediamenti risalgono al terzo millennio a.C. con i Fenici, poi si avvicendarono i Greci, gli Etruschi e i Romani. Se decidete di andarci, fatevi raccontare dalle guide presenti le affascinanti storie dei pirati Saraceni e le loro scorribande o l’avvicendarsi delle varie guerre in cui l’isola si vide suo malgrado coinvolta da assoluta protagonista durante le dispute tra Repubblica di Genova, Pisa e perfino di Francia e Inghilterra, per ben quasi 7 secoli, fino alla caduta di Napoleone.

Il Congresso di Vienna poi la assegnò al Regno di Sardegna e dopo decenni divenne colonia penale del Regno d’Italia, utilizzata come luogo di confino anche durante il Fascismo.
Dal 1986 con un decreto ministeriale è stato messo in disuso il carcere, ed oggi è uno dei luoghi più visitati, assieme al Castello, la Torre dello Zenobito e del Semaforo. Lascio a voi il piacere di scoprire cosa siano andandoci.
Beh, Capraia, oltre ad essere nel centro di quello che viene definito “il santuario dei cetacei”, è un’isoletta che ha molto da offrire a chi ama il mare, la natura e le tradizioni italiane.
E’ stato davvero un buon modo per dire di aver vissuto Halloween da un altro punto di vista, aldilà dei confini dai quali molto spesso noi stessi, non ci vogliamo mai allontanare.
Se conosci il tuo mare, saidisale.
Alcune informazioni:
Escursioni:
AGENZIA DELLA ROSA
Via Assunzione 34 – sul porto
AGENZIA VIAGGI PARCO
Via Assunzione 44 – sul porto
Via Carlo Alberto 48 – In paese
Collegamenti marrittimi:
Agenzia Toremar con partenza dal Porto Mediceo di Livorno.
Chiamate per essere certi degli orari e disponibilità dei posti.
http://www.toremar.it/mds/web/toremar/wdisponibilita.xpd
Foto © Fabio Guidi
Bravo, bell’articolo. Capraia, fin da piccola per me, è “l’Isola che non c’è”.
Grazie mille, seguimi allora …fino dopo la seconda stella, a destra e dritto fino al mattino 😄
eh Aldo..quante ne sai 🙂
Le foto sono tratte da http://www.isoladicapraia.it e non viene citato l’autore Fabio Guidi se volete davvero altre informazioni http://news.isoladicapraia.it
Gentile sig. Fabio Guidi grazie per averci scritto.
Tengo a precisare che il post è stato fatto in totale spontaneità a favore dell’isola di Capraia e della sua storia, da chi partecipa alla Sagra del Totano come affezionato sostenitore e non per chissà chi altri in particolare. Nessuno infatti ha preso soldi, e da nessuno è stato chiesto di scriverlo. Solo assoluta spontaneità e trasparenza, così come è la natura del blog saidisale.
Per cui sarebbe stato sufficiente chiedere di citarlo. Non capisco in effetti il tono del suo commento. Le informazioni che “davvero” ci sono all’indirizzo da lei citato, non parlano sempre dell’Isola di Capraia? O ci sono altri interessi? A saidisale questo comunque non importa, perché vuole solo informare della bellezza del mare e della vela in generale. Per cui benvengano le segnalazioni che apportino valore aggiunto, non certo altro.
Mi spiace davvero per il disguido ma se lo avessi letto da qualche parte (non l’ho trovato, non ho detto che non ci fosse) avrei ovviamente citato ciò che lei ha segnalato. Riguardo al dominio, credevo non ci fosse differenza e grazie a lei, chiarito doverosamente questo aspetto, è stato ora ovviamente aggiunto anche l’altro dominio “.it” e citato l’autore come da lei richiesto.
Si vuole respirare aria pulita, con confronti costruttivi, senza sottintendere chissà quale mala fede nelle nostre buone intenzioni. Sono certo lei capirà. Anzi, avrei gradito piuttosto ricevere eventualmente apprezzamenti, dal momento che parliamo dell’Isola e soprattutto, un suo altrettanto spontaneo contributo, a cui teniamo nel caso volesse parlare di altro, che parli di mare e di vela, a favore di tutti.
Continui quindi a seguirci. Abbiamo bisogno anche di lei, per descrivere sempre meglio ciò che tutti quanti amiamo, a prescindere da eventuali interessi personali.
Grazie per la collaborazione,
Aldo Lavezzo.